Precious. Commento di E. Russo

 

Precious. Regia di Lee Daniels (2009)

Commento di Eleonora Russo

 

Precious, tratto dal romanzo "Push" di Sapphire, è un film drammatico americano del 2009, diretto e coprodotto da Lee Daniels. Clarece Precious Jones è un’adolescente di 16 anni obesa e quasi analfabeta che vive ad Harlem, cresciuta in mezzo al degrado e ai soprusi.

La madre (Mary) cerca già dalle prime scene di ferirla fisicamente e psicologicamente con frasi che minano le capacità di avere fiducia in se stessa e di potersi costruire un futuro migliore.

La ragazza non riesce a fare altro che distanziarsi dalla realtà violenta rifugiandosi in una fantasia in cui è amata e apprezzata, quasi un’allucinazione di pochi secondi, fino a quando non arriva un nuovo colpo che la riporta alla dolorosa realtà.

Precious trascina il suo corpo pesante che ha subito diversi abusi sessuali da parte del padre, sin  da quando aveva due anni. A seguito della violenza nasce la prima figlia: Mongo, affetta dalla sindrome di down. É la stessa Precious a chiamarla Mongo dandole con il nome la conferma della sua disabilità, mostrando la drammaticità del pericolo di una storia che si ripete. Nella scelta di farla crescere con la nonna sembra prospettarsi la possibilità di salvarla dalla distruttività della madre Mary. Quando (continuando gli abusi paterni) viene scoperta la seconda gravidanza di Precious, il preside del liceo è costretta ad espellerla, ma con la proposta di frequentare una scuola alternativa “Each One Teach One”, considerati i suoi ottimi voti in matematica.

Di fronte all’aggravarsi della realtà, le difese crollano, Precious non riesce più a rifugiarsi nelle fantasie consolatorie e decide di raccontare la sua storia all’assistente dei servizi sociali.

Nella scuola alternativa entra in contatto con Miss Rain che l’accompagna nella difficile impresa di imparare a leggere, nello sforzo tremendo di dare un senso a ciò che legge, nel costruire una storia della sua esistenza. Il suo dolore prenderà una sequenza narrativa e la fantasia di cui è dotata troverà uno spazio nella poesia. Questo sforzo non è privo di rifiuto e aggressività verso Miss Rain che resiste fiduciosa finché Precious riuscirà ad amare la conoscenza.

Con la nascita del secondo bambino (Abdul), si riapre per Precious la necessità di riprendere contatto con la madre. Purtroppo la madre reale è la stessa che la umilia e aggredisce; inoltre deve fare i conti con un posto in cui stare e crescere il bambino. Torna a casa, ma la madre carica di odio, gelosia e invidia cerca di fare del male al bambino e alla figlia in una escalation di violenza che lascia lo spettatore senza respiro. Precious sembra recuperare il suo istinto di protezione verso se stessa e il proprio bambino e in questa scena di caos si allontana dalla madre.

Sarà Miss Rain ad ospitarla e ad amarla. La madre cercherà di nuovo Precious e in quella occasione, davanti all’assistente sociale, racconterà la storia dell’abuso, quando la figlia aveva due anni. Per la prima volta sembra entrare in contatto con il dolore, con la consapevolezza di essere stata incapace di proteggere la figlia dall’abuso che diventava il prezzo da pagare per non restare da sola e per vedersi riconosciuta come moglie e come donna. Secondo la madre, il padre abusava della figlia perché Precious non sapeva difendersi e  sottrarsi. Precious si alza e va via dicendole di non averla mai conosciuta prima d’ora.

 

Forse in questa immagine completa di una madre distruttiva, ma anche piena di dolore, si apre una fase realistica per Precious che si libera dalla colpa e rinuncia ad una madre non adatta alla sua funzione. É Precious a rompere la catena, a dare dei limiti a questo veleno che passa da una generazione all’altra, con la sua capacità di farsi aiutare, di distinguere quelle occasioni che possono salvarla, con una resilienza straordinaria.

Non tutte le persone che riescono a superare delle difficoltà si possono definire resilienti; alcune rimangono intrappolate nel ruolo di vittime, impedendo alle proprie ferite di rimarginarsi e alla propria vita di continuare covando sentimenti di rabbia e di recriminazione. La storia di Precious è una storia di vera resilienza. Grazie all’amore dell’insegnante, ferma e decisa, e all’amore per se stessa,  Precious può sopravvivere.

Nell’ultima scena, cammina fiera con i suoi bambini, con sguardo deciso e con il coraggio di amare.

03/11/2020

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