LA CONSULTAZIONE PSICOANALITICA di Bianca Micanzi Ravagli

La consultazione psicoanalitica

 

A cura de Il Pensiero Scientifico Editore


Che cos’è la consultazione psicoanalitica? È sempre orientata ad un trattamento di psicoanalisi? Quali sono le preoccupazioni che potrebbe suscitare in chi la chiede? Quali risultati possiamo aspettarci da una consultazione riuscita? A chi rivolgersi per una consultazione? Che cos’è la consultazione psicoanalitica? La consultazione psicoanalitica nasce dall’esigenza di mettere a disposizione la tradizione e l’esperienza della psicoanalisi al maggior numero di persone, anche a chi non è motivato o non è in condizioni di intraprendere una psicoterapia intensiva. Usando la cultura e gli strumenti di comprensione propri della psicoanalisi, la consultazione si propone di offrire a chi la chiede (adulti, adolescenti, genitori e bambini, coppie e nuclei familiari) un aiuto psicologico qualificato in tempi brevi: in genere non supera come durata i cinque incontri di circa un’ora ciascuno. Non tutte le cinque sedute, poi, sono sempre richieste o necessarie. Inoltre possono essere distribuite nel tempo in modo molto libero e rispondente alle specifiche esigenze. È sempre orientata a un trattamento di psicoanalisi? La consultazione tradizionalmente ha sempre avuto il fine di verificare la necessità e le condizioni di un trattamento di psicoterapia a lungo termine: infatti essa comprende anche l’aspetto della valutazione diagnostica, ma non è necessariamente subordinata ad un trattamento prolungato. La consultazione, rispetto alla diagnosi, è qualcosa di più e di diverso: essa si presenta come un intervento breve a sé stante con una propria valenza curativa anche se, nel corso del trattamento, può emergere l’utilità di un aiuto più continuativo. Quali sono le preoccupazioni che potrebbe suscitare in chi la chiede? Quali che siano i motivi per cui si richiede una consultazione, l’aspettare e l’affrontare il primo incontro è per tutti un momento in cui si attivano ansie molto intense. La decisione spesso ha incontrato forti resistenze, magari è stata rimandata a lungo, frenata dall’incertezza rispetto all’affidabilità dello psicoterapeuta, dal timore di una diagnosi infausta e di un giudizio negativo sul proprio operato. Infine c’è in molti la paura di entrare in un percorso analitico a senso unico e senza svincoli. Quali risultati possiamo aspettarci da una consultazione riuscita? Una consultazione ben fatta rappresenta un momento di chiarificazione, che permette di operare una distinzione tra la realtà esterna e gli stati interni: desideri e paure che, a volte, rendono più difficile accettarla. Nel momento in cui, comunicandole, si accettano le proprie difficoltà, ci si sente anche più consapevoli delle proprie risorse e più forti per la determinazione con la quale si è stati in grado di affrontare il problema. Si può allora guardare da una diversa prospettiva alla propria situazione interna e al proprio mondo di rapporti. Quando la consultazione viene richiesta per i bambini, accade che i genitori si trovino a fare delle scoperte rispetto ai propri figli, e questo può rappresentare un prezioso aiuto per diminuire le ansie e allentare rapporti troppo tesi e irrigiditi. Si possono così creare degli spazi di incontro e di facilitazione utili a superare momenti di difficoltà. A chi rivolgersi per una consultazione? La consultazione si può svolgere sia in ambito privato che istituzionale: le associazioni più qualificate hanno in genere dei centri a cui è possibile rivolgersi per contattare persone esperte in questa particolare applicazione della psicoanalisi. I consulenti saranno quindi psicoterapeuti provvisti di una lunga formazione ed esperienza tali da poter fornire un aiuto qualificato anche in pochi colloqui. Una buona consultazione riveste un’importante funzione preventiva, poiché permette di riconoscere tempestivamente i segnali di disagio e sofferenza psichica, e, se necessario, di intervenire adeguatamente. È bene ricordare che, in campo psicologico, l’esperienza di essere compresi e comprendere è alla base di qualsiasi progresso.

A cura di Bianca Micanzi Ravagli Psicologa, Psicoterapeuta Membro didatta AIPPI Rubrica a cura di Bianca Micanzi Ravagli Membro didatta AIPPI

Redazione della rivista Richard & Piggle © Il Pensiero Scientifico Editore

04/07/2007

Centri Clinici AIPPI

I Centri Clinici AIPPI offrono, a costi contenuti, consultazioni e percorsi psicoterapeutici ad indirizzo psicoanalitico per bambini in età pre-scolare, scolare, adolescenti con lievi o gravi difficoltà nella sfera emotiva e relazionale e per genitori che si trovano ad affrontare problematiche di coppia e/o legate al rapporto con i figli.

I Centri Clinici offrono consulenze a professionisti impegnati nel lavoro con i bambini ed adolescenti e nelle professioni di aiuto. Contatta il Centro clinico AIPPI più vicino a te (Milano, Pescara, Roma, Napoli) per saperne di più e per fissare il primo colloquio.

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